Chioggia, lo sappiamo tutti, ha problemi infrastrutturali enormi. Ferrovia, porto e pesca sono sempre stati i principali problemi della città. Questi problemi ce li portiamo dietro da oltre cento anni. E non è vero che Chioggia non ha mai avuto una importante rappresentanza in Parlamento o in un Governo. Parlo del deputato che è stato oggetto della mia tesi di laurea specialistica: Roberto Galli. Nato a Chioggia nel 1940 da una famiglia medio-borghese, deputato del collegio di Chioggia dal 1886 al 1919 (ad eccezione degli anni compresi tra 1896 e 1899), Galli fu deputato della Sinistra Storica, garibaldino e crispino e assunse un ruolo centrale sia per la sua attività politica a livello locale nel suo collegio elettorale sia per il ruolo di sottosegretario agli Interni nei governi nazionali guidati da Francesco Crispi tra il 1893 e il 1896. Ebbe pieni poteri di Ministro in vece di Crispi che aveva tenuto per sè il ministero degli Interni. Per capirci fu quello che autorizzò la soppressione dei moti di Lunigiana e la messa fuori legge del Partito Socialista tra 1894 e 1895 e concepì il domicilio coatto per molti esponenti socialisti. Era anche un importante esperto di politica estera.
Ecco cosa dichiara nel 1902 in Parlamento riguardo i lavori da attuarsi nella stazione marittima di Chioggia:
Chioggia
è una città notevole di 32 mila abitanti, con una popolazione intelligente,
attiva, ardita. È a capo di un territorio bonificato e molto ubertoso. È porto
naturale di una provincia ricca e piena di movimento: quella di Padova; è
collegata con una ferrovia ad un’altra provincia pingue di messi, a Rovigo.
Ora, perché è stata fatta la ferrovia di importanza, non locale, se non perché
si è riconosciuta al porto di Chioggia una importanza nazionale?
E
perché si ritardano i lavori del congiungimento della ferrovia alla stazione
marittima? E se avete costruita una stazione marittima, perché non fate il
porto?
Un’altra
circostanza è da tener presente, il Ministero dei lavori pubblici ha nominato
una Commissione per fare degli studi intorno alla navigazione interna, che è
uno dei nostri più grandi e pur troppo dimenticati, problemi. Da Chioggia si
potrà andare al Lago Maggiore. Il punto di partenza di cotesta navigazione
dalla quale si aspettano notevoli benefici, è naturalmente Chioggia. E come
volete attuare quelli che devono essere i nostri propositi, se non riaprite il
porto per il quale le navi possano entrare od aver comunicazione col mare?
Badate
che è molto trascurata la riva del mar Adriatico (Approvazione del deputato Valeri) ed ecco l’onorevole Valeri di
Ancona, che mi dà ragione pienissima. Non si osserva abbastanza che, malgrado
la alleanza politica, l’Austria invade tutto il mare nostro. A differenza di
noi, a differenza, onorevole Piccolini, di ciò ch’Ella indicò sulla vicinanza
di Venezia a Chioggia, in Austria, sebbene Fiume sia così vicina a Trieste, non
si trova difficoltà a proteggere e Trieste e Fiume!
È doloroso! Ma voglio concludere. Conosco la mente e l’animo del
sotto-segretario di Stato, il quale in queste questioni mette tutta la sua
intelligenza e la attività. Mi permetta adunque che non mi chiami soddisfatto
della sua risposta; ma accetti la mia dichiarazione, che ho fiducia in quello
che egli dopo le mie parole, dopo il mio eccitamento sarà per fare. Nella
sollecitudine di lui ho fiducia completa per gli interessi di Chioggia (Atti Parlamentari,
Camera dei deputati, Discussioni,
tornata del 19 dicembre 1902, pp. 4798-4799.).
Quindi i problemi di ieri sono i problemi di oggi. Scarsa riconoscibilità del ruolo assunto o da assurgere da parte di Chioggia nell'Adriatico e nello sviluppo dei traffici commerciali a nord-est. Ma Galli ci dice di più rispetto alla condizione di Chioggia e dei suoi cittadini. Nel 1906 in una conversazione personale con il ministro dei Lavori Pubblici Niccoli "rubata" da un giornalista dell'epoca (diremmo oggi, grazie a un' intercettazione!), dichiara:
Non paventar, ministro, acquietati. Conosco i miei
polli. Gridano, ciarlano, stampano manifesti…. ma poi tutto si risolve in
nulla. Hanno sempre fatto così. Per me sta tranquillo. Io sono con i ministri.
Li ho sempre appoggiati tutti, sempre. Alle volte quando stavano per cadere ho
dato loro qualche voto sullo stomaco…. ma era così per ridere, e perché ero
certo che sarebbero caduti anche votando favorevolmente… . E poi bisognava
ingraziarsi quello che sarebbe salito ( “Chioggia Nova”, 15 dicembre 1906).
Evidentemente i problemi di Chioggia dipendono da molteplici elementi, la scarsa riconoscibilità del suo ruolo, la debole rappresentanza politica e anche fattori endemici alla sua popolazione che forse fino ad ora ha avuto poco coraggio di combattere fuori dai propri confini territoriali, superando la condizione di "isolano" (legato alla terraferma da un ponte).
In tempi di discussione su che cosa essere, se città metropolitana o altro, penso che abbiamo, noi cittadini, la forza, l'orgoglio, le conoscenze e le menti argute e vivaci per dire la nostra e per scegliere la migliore soluzione possibile per la città.
Nessun commento:
Posta un commento