sabato 24 aprile 2010

Nuovo Evo

Evo Morales presidente della Bolivia dice che i polli ormonati fanno diventare Gay e la Coca-cola serve per sturare i rubinetti.
Allora perchè comprare prodotti inutili per la casa e l'igiene personale?

È noto che quando l'idraulico arriva a casa vostra e non riesce a risolvere il problema, scarica la Coca nel water e tutto si sistema

venerdì 23 aprile 2010

IO DICO NO AL DIO PO - Intervista - Fernando Savater





Credo che esista in Italia un problema di autonomie che penso non vadano risolte in modo autonomista. Che non sia preogativa di un partito solo la questione della risoluzione dei conflitti all'interno delle comunità locali.
Credere una società del ritorno ai "primi", gli "originari", che escludono i "secondi", è un passo indietro. Si va verso una fase di regressione che supera le guerre mondiali ed arriva al Medioevo. Un medioevo delle comunità e della politica, forse anche della cultura.
Pensiamo realmente che epurando le comunità dagli immigrati, i nostri figli vorranno tornare a fare i contadini e gli operai? Pensiamo realmente che ritornando al dialetto ci dimenticheremo del centralismo democratico?
Fernando Savater è il tipico esempio di come un uomo può svincolarsi dal pensiero dominante, dal pensiero locale e localista, dal terrorismo mediatico e materiale, scegliendo la via della lotta politica, per una politica moderna.
Io penso che bisogna tornare a parlare alle persone e non alle banche, come qualcuno ha intenzione di fare. La Padania non esiste. Qualcuno se ne faccia una ragione. Io dico no al Dio Po.

martedì 20 aprile 2010

25 aprile festa della Liberazione - Anpi di Chioggia

Quest’anno ricorre il 65° anniversario della Liberazione e l’Anpi di Chioggia intende ricordare tutti i cittadini chioggiotti che contribuirono a slegare l’Italia dal giogo della dittatura nazifascista.
La celebrazione assume ancora maggior rilievo proprio perché – ad oggi – è in atto un vero è proprio processo revisionistico volto a cambiare la memoria storica del Paese, con la minaccia non più di tanto velata (di alcuni esponenti delle istituzioni) di voler cambiare i libri di Storia. Si vorrebbe accomunare le vicende, seppur tragiche, di aggrediti e aggressori, cosa che riteniamo inaccettabile, se non nella più ampia comprensione dei fatti realmente accaduti. Ma ormai non ci si scandalizza neanche più se in alcuni comuni (come quello di Montichiari) le amministrazioni vietano i festeggiamenti per il 25 aprile.
Preso atto che i valori profondi della Resistenza e principi fondamentali della Costituzione vengono talora messi in discussione, più vivo e più forte è il messaggio che i partigiani di ieri e quelli delle battaglie future, devono lanciare alle persone, in particolare ai giovani.
D’altronde la caduta dei principi morali delle istituzioni italiane sta contribuendo allo smarrimento dei valori tradizionali che hanno fondato la nostra Repubblica: il lavoro, la dignità umana e l’uguaglianza. Valori e diritti ogni giorno calpestati. La vera sfida dei partigiani di oggi sarà dunque ridare dignità al lavoro e alla nostra società che penalizza i deboli e limita la libertà di espressione.
Il concetto chiave per il futuro sarà la “memoria”: l’Italia è una nazione che dimentica troppo presto e troppo spesso, ma una Paese senza memoria è un Paese senza eredità e senza nulla da dire alle generazioni future.
Ancor più forte è il nostro monito quest’anno che coincide anche con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e ci rivolgiamo proprio ai giovani, ai quali chiediamo di fuggire i proclami di taluni politicanti che inneggiano a un non meglio definito (e mai esistito) staterello dalle bandiere verdi e li invitiamo ad essere orgogliosi del tricolore che contraddistingue i nostri simboli di nazione.
Una canzone partigiana diceva: “Ci chiamavano ribelli” e noi aggiungiamo ribelli (vecchi e nuovi) per la libertà.
Viva l’Italia Viva i partigiani e Viva il Tricolore

sabato 17 aprile 2010

Siamo stati dominati dalla finzione

Vandana Shiva afferma che fino ad ora siamo stati dominati dalla finzione (e dai banchieri): dalla finzione del valore del denaro, dalla finzione del valore di ciò che il denaro è in realtà. Molto meno di quanto in realtà valga la natura per l'uomo. Molto meno di quanto sia importante la Terra per gli uomini. Cominciare a ripensare il mondo sarà una sfida.


Terra Madre - Il trailer

Ieri alla cena di Sloow Food di Chioggia la visione del film di Olmi è stato un successo e la cena buonissima, soprattutto il vino. Grazie a tutti!


giovedì 15 aprile 2010

Vaticano? Piano piano....

La lentezza con cui si svolgono le indagini ai danni dei presunti, e dico presunti canonici pedofili è disarmante. Passa sotto il silenzio anche delle nostre autorità. Mi chiedo, ma non li paghiamo per essere pastori e non pecore o caproni? Sarà fatta giustizia?

La donna che vorrei......

Oggi pensavo. Pensavo alla donna che vorrei. Pensavo ad una donna libera, ad una donna che possa scegliere e che non sia incatenata dallo Stato ad una condizione minoritaria. Vorrei una donna che possa decidere se e quando avere un figlio. Vorrei che qualcuno spiegasse la differenza tra la pillola del giorno dopo e la ru486. Vorrei che la donna potesse scegliere di non abortire clandestinamente.
Insomma vorrei una donna che abbia coscienza di sè, del proprio corpo. Vorrei essere guidato da una donna. Vorrei amare una donna che sa guidare il proprio destino e che ami un uomo che rispetti le sue decisioni.
Vorrei votare una donna. Vorrei abolire la massa di burocrati che vieta le nostre libertà di coscienza.
Ecco la donna che vorrei.

Il discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti