martedì 28 dicembre 2010

Viaggiare evitando le buche più dure

"Si, viaggiare evitando le buche piu' dure senza per questo cadere nelle tue paure" così recita la famosa canzone di Lucio Battisti e certe volte mi chiedo se il viaggio sia una forma di esorcizzazione del presente, una sorta di pellegrinaggio propiziatorio, a volte di una lunga strada da percorrere insieme, altre di un addio che si materializza metaforicamente in un viaggio, nel senso che si da inizio a quel percorso che porterà la persona che abbiamo amato fuori di noi, dal nostro cuore.
In ogn caso, un viaggio è un'emozione su cui riponiamo troppo spesso le speranze di un rinnovamento che può partire solo da dentro il nostro cuore e dalla nostra anima, perchè viaggiare in realtà non vuol dire cambiare, significa vedere, accorgersi che esistono altri mondi oltre al nostro, ma è il nostro il mondo che viviamo. Non dobiamo mai essere gelosi delle vite altrui, al massimo chiediamoci quale direzione vogliamo dare a quel lungo (ma non troppo) viaggio che poi è la nostra vita. Chiediamoci se le persone con cui viviamo ci rendono felici, chiediamoci se passiamo troppo poco tempo con i genitori o i nostri amati. Quei giorni non torneranno e non sarà un viaggio a ridarci la felicità dei momenti perduti. Il più bel viaggio che possiamo mai fare è quello che ci porterà lontano dal nostro egoismo e vicino a chi amiamo nonostante le avversità.
E anche se le buche saranno dure ci sarà sempre "quel genio del mio amico" o di chi amiamo e speriamo che con il cacciavite faccia ancora miracoli e ci dia un'aggiustatina all'anima. A volte triste.


venerdì 24 dicembre 2010

Tanti auguri e non solo

Cari amici,

oggi ancor più che negli anni passati, per alcune famiglie festeggiare il Natale sembrerà quasi effimero e quantomeno inutile, parlo delle tante famiglie minate dalla crisi che ha avvolto il nostro paese, parlo delle persone che lottano tutti i giorni per poter dare ai loro figli una vita dignitosa e che si sacrificano nel presente per dare alla propria vita un futuro.

Quando abbracciate i vostri i figli, i vostri fratelli o i vostri genitori, oppure anche solo una pesona a cui volete bene, non pensate a ciò che lei poteva fare in più per voi ma cosa potevate fare voi per lui/lei e non siete risuciti a farlo.

L'amore è qualcosa di incondizionato che prescinde dalle scelte delle persone. Amare è sacrificio e forza di volontà. Amore è fatica e applicazione.

Pensate a chi vorebbe amare ma non può, a chi vorrebbe guardare in faccia i propri figli senza la vergogna di essere disoccupato o di non potersi permettere un semplice regalo a chi vuole bene.

In realtà il Natale, per chi è cristiano, è rigenerazione, e per chi non è cristiano è divenuto un modo per dismostrare a chi vuole bene il proprio amore e a volte un modo per retrocedere dalla propria miscredenza e lasciarsi andare in un grande abbraccio. Che tu sia cristiano o meno, credi nella potenza dell'uomo e di ciò che può fare per altri uomini e alle sfide che può vincere nel nuovo anno.

Il Natale sarà anche una festa consumistica, ma può essere l'occasione per fare una carezza e dire cose che a volte per orgoglio non si dicono.

Prendi il Natale come una sfida da vincere con te stesso e con la barriera dell'indiffenza e della mediocrità.

In realtà il mondo è tutta una grande famiglia.



Un grosso abbraccio.



Tanti auguri.